seicento – emilia-romagna
7 F 361
Pico, Ranuccio. Appendice de vari soggetti parmigiani, che o per bontà di vita, o per dignità, o per dottrina sono stati in diuersi tempi molto celebri. & illustri. Diuisa in cinque parti . In Parma, appresso Mario Vigna, 1642. 2 pt. (246 [i.e. 266], [2]; 1-36, [4], 37-97, [28] p., p. 82-173, [81] p.).
Pergamena semifloscia decorata in oro. Filetti concentrici collegati negli angoli. Rosetta negli angoli interni dello specchio, motivo ripetuto al centro dell’ampia cartella centrale entro coppie di grottesche e di corolle stilizzate. Dorso liscio. Capitelli passanti in pelle allumata o in pergamena. Tracce di due lacci. Stati di conservazione: discreto.
Gli inediti fregi1, l’argomento del testo di interesse locale e le note tipografiche consigliano di assegnare la legatura alla metà del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
8 A 56
Congregazione presbiterale. Reggio Emilia. Regole della Congregatione Presbiterale. Reggio, per prospero Vedrotti, 1678. 16°, 30 p.
La verosimile limitata diffusione della pubblicazione e le note tipografiche autorizzano ad assegnare la legatura dal decoro vagamente à la Du Seuil all’ultimo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
L’ornamento à la Du Seuil costituisce uno stilema di origine francese, comparso agli inizi del XVII secolo, caratterizzato da due cornici, costituite ciascuna da due o tre filetti equidistanti o all’antica (due filetti ravvicinati e uno scostato). La prima cornice forma un’inquadratura che delimita esternamente i piatti, mentre la seconda è posta all’interno dei quadranti, a metà distanza circa dal centro. Gli angoli esterni della cornice interna sono arricchiti ciascuno da un piccolo fregio floreale, anche filigranato, di forma losangata, da un simbolo araldico o da un monogramma. Al centro figurano talora le armi del possessore. A questo tipo di legatura, che ebbe molto successo durante tutto il XVII secolo sia per l’eleganza sia per la rapidità di esecuzione, imitata anche in Italia, ma che era nota fin dal XVI secolo, venne in seguito erroneamente conferita la qualifica di décor à la Du Seuil, dal nome del legatore francese Augustin Du Seuil, attivo dal 1700 al 1745 circa, che l’aveva semplicemente riesumata, molto tempo dopo la comparsa. Augustin Du Seuil (1673-1746), dal 1717 relieur du Roy, fu apprezzato per la perfezione del corpo dei libri prodotti, la qualità dei marocchini e la perfezione delle dorature; a lui si devono alcune tra le più prestigiose legature a mosaico del Settecento (Arnim 1992, n. 99, Missale Romanum, Lyon, Bartholomaeus Martin, 1712).
8 A 301
Certani, Giacomo. Maria Vergine coronata. Descrizione, e dichiarazione della diuota solennità fatta in Reggio li 13 maggio 1674. In Reggio, per Prospero Vedrotti, 1675. fº. [12], 137, [7] p., [16] c. di tav. di cui [11] ripieg., ill. calcogr., antip., 1 ritr.
L’argomento di interesse locale, le note tipografiche e le inedite corolle1 inducono ad assegnare la legatura all’ultimo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
8 B 399
Miari, Alessandro. Canto in morte dell’illustre sig. Nicolò Fontanelli. Reggio, appresso Hercoliano Bartoli, 1585. 4°, [20] c.
La probabile limitata diffusione del testo, i motivi di gusto locale e le note tipografiche autorizzano ad assegnare la legatura al secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
8 F 180
Magati, Giovanni Battista. Considerationum medicarum quibus potiores difficultates in praxi contingentes expenduntur. Tomus 1. Bononiae, typis Jacobi Montij, 1637. 4°, 3 parti ([44], 278, [2]; 352; 165, [3] p.), front. calcografico.
![]() |
![]() |
La rosetta1 che ricorda quelle adottate nelle coperte seicentesche romane2 (conosciute sono le affinità stilistiche tra le coperte felsinee e capitoline), e le note tipografiche consigliano di attribuire la legatura al secondo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna. Propri delle coperte italiane gli stemmi realizzati a filetti3. Esemplare di dedica come inducono l’edizione dedicata al senato e lo stemma del comune reggiani.
8 G 136
Diocesi di Reggio Emilia. Constitutiones et decreta synodalia diuersis temporibus ab … d.d. co. Claudio Rangonio episcopo Regii, et principe condita, et in unum secunda editione congesta. Anno Domini 1614. die 18. Maij. Regii, apud Flaminium, & Flauium Bartholos, 1614. 4°, [8], 127, [21], 84 p.
La probabile limitata diffusione del testo e le note tipografiche assegnano la legatura al primo quarto del secolo XVII verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna. Caratteristici per il secolo, i vasi provvisti di un motivo fitomorfo1.
10 F 359
Toschi, Domenico. Theologicarum quaestionum, ac tractationum omnium hucusquè à Dominico Tusco ciue Regiense elaboratarum, ac in lucem editarum series eo disposita ordine, quo singulae seorsum typis fuerunt traditae, in vnum tantum sic translatae volumen ad promptiorem rerum in ijs contentarum occursum, commodiorem legentium vsum, ... Bononiae, ex typographia haeredis Victorij Benatij, 1665. 4º, 9 v. [Raccolta di opuscoli pubblicati autonomamente anche da altri editori].
![]() |
![]() |
Gli inediti fregi1 e le note tipografiche propongono di assegnare la legatura al terzo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
13 C 375
Negri, Giovanni Francesco. Alla santità di nostro signore papa Alessandro settimo. Prima crociata ouero lega di militie christiane, segnalate di croce. Liberatrice del Sacro Sepolcro di Giesu Christo, e del Regno di Terra Santa. Raccolta da Gio. Francesco Negri Bolognese. Bologna, presso Gio. Battista Ferroni, 1658. fol., [16], LXXIII, [5], CLXXIV, [22] p.
Se i fregi fitomorfi accantonati1 paiono correnti, le testine classiche2, di romana memoria (noti sono le similitudini ornamentali tra i manufatti del tempo eseguiti nell’Urbe e nella capitale felsinea), e le note tipografiche propongono l’attribuzione della legatura al terzo quarto del secolo XVII verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
13 G 189
Sillingardi, Gasparo. Catalogus omnium episcoporum Mutinensium, quorum nomina magna adhibita diligentia reperiri potuerunt, collectus per illustriss. & reuerendiss. D.D. Gasparem Sillingardum Mutinensem … Cui additae sunt etiam praecipuae episcoporum functiones … Mutinæ, ex officina episcopali, apud Ioannem Mariam de Verdis, 1606 (Mutinæ, excudebat Io. Maria de Verdis curiae episcopalis thypographus). 4º, [32], 200 p.
Gli inusuali margini della cartella centrale1, i fregi fitomorfi2, gli angolari arcaicizzanti3 e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura al primo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
16 C 144
Siri, Vittorio. Bollo di d. Vittorio Siri nel Mercurio veridico del sig. dottore Birago. In Modona, per Bartolomeo Soliani, 1653. 4º, [8], 232 p. ill.
Gli inediti fregi1, la probabile limitata diffusione del testo e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura al terzo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita nell’Emilia-Romagna.
16 C 578
Borromeo, Federico. Il libro intitolato la gratia de’ principi. In Milano, 1632. fol., [8], 207, [5] p.
![]() |
![]() |
L’autore e le note tipografiche di ambito locale inducono ad assegnare la legatura al secondo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Lombardia. Il decoro ricorda lo stilema à la Du Seuil (cfr. Inc. D 46).
17 D 136
Bonarelli, Guidubaldo. Filli di Sciro, fauola pastorale del c. Guidubaldo de’ Bonarelli, detto L’Aggiunto, Accademico Intrepido. Da essa Accademia dedicata al Sereniss. Signor Don Francescomaria Feltrio dalla Rovere duca sesto d’Urbino. [In Ferrara, per Vittorio Baldini stampator camerale, 1607]. 4°, [8], 172, [2] p., 5 c. di tav. inc.
Gli inediti fregi, la probabile limitata diffusione della pubblicazione e le note tipografiche assegnano la legatura al primo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna, regione non nuova nell’approntamento di legature seicentesche in pergamena dorata1. I tagli dorati e incisi2 completano l’attenzione rivolta al decoro del volume.
17 D 317
Mascardi, Agostino. Siluarum libri 4. Ad Alexandrum principem Estensem S.R.E. cardinalem. Antuerpiæ, ex Officina Plantiniana, 1622 (Antuerpiæ, ex Officina Plantiniana Balthasaris Moreti, 1622). 4º, [16], 202, [6] p., front. calcogr.
![]() |
![]() |
Cuoio di capra rosso su assi lignee decorato in oro. Cornici provviste di fregi a dente di topo, coppie di fogliami, fregi fitomorfi. Lo specchio evidenzia fogliami nervati, stelle a cinque punte, gigli, vasi fioriti e fogliati, colombe con rami di ulivo nel becco; aquile ad ali abbassate, queste ultime ripetute al centro degli scompartimenti del dorso munito nel secondo, della scritta “MASCAR SILVAE” entro un serto di stelle a cinque punte e cerchielli pieni; al centro del piatto anteriore, entro un ovale raggiato, tre gigli estensi mentre su quello posteriore l’aquila coronata della nobile casata. Cucitura su sei nervi. Tagli dorati e incisi. Stato di conservazione: discreto. Materiale di copertura scomparso in testa e al piede del dorso ai quali è stata applicato un lembo in tela di colore amaranto.
L’inusuale affastellato decoro dalla ridondante realizzazione, e le note tipografiche sembrano attribuire la legatura al primo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
Il volume appartenne ad Alessandro d’Este , nato nel 1568, creato cardinale il 3 marzo 1599, eletto vescovo il 18 ottobre 1611. Alla morte nel 1624 donò la ricca biblioteca ai Chierici Teatini di S. Vincenzo di Modena. Legatura di dedica pubblicata1.
17 E 28
Tasso, Torquato. Lettere del signor Torquato Tasso non più stampate. Al serenissimo signore, il sig. Ferdinando Gonzaga. In Bologna, presso Bartolomeo Cochi, 1616. 4º, [16], 480 p.
![]() |
![]() |
Alcuni fregi1 e le note tipografiche assegnano la legatura al primo quarto del secolo XVII, eseguita a Bologna.
17 E 564
Sacchi, Gennaro, Il Merito e la virtù fenici estensi a Francesco II° duca di Modena, Reggio, Carpi ecc.. Modona, Eredi Cassiani. 1690. 8°, 57 p.
Il carattere celebrativo locale del testo e le note tipografiche propongono di ritenere la legatura propria della fine del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna. Di influsso transalpino la cornice all’antica, caratterizzata da tre filetti, due dei quali ravvicinati.
Mss. Regg. D 10
Ordini e statuti della mag.a Arte de Marangoni della città di Reggio, e suo distretto, parte nuovi e parte levati dagli antichissimi, et accommodati all’uso, e pratica de presenti tempi à commodo, et utilità della medesima Arte. 1675. Cart.; 215 x 320 mm; 46 c.
L’impianto ornamentale caratterizzato da una coppia di cornici costituite da due filetti collegate negli angoli (cfr. Mss. Regg. D 8) , gli inediti fregi fitomorfi1 e la data di redazione suggeriscono di attribuire la legatura all’ultimo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
Mss. Regg. F 515
Diploma di conferimento della cittadinanza reggiana al marchese Gian Francesco Livizzani di Modena e discendenti, rilasciato dal Senato di Reggio l’11 settembre 1655. Membr.; 175 x 230 mm; 4 c.
Gli inediti fregi1, l’argomento, il sigillo (integro) del Comune di Reggio2 e la data di redazione suggeriscono di attribuire la legatura al terzo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia.
Mss. Turri D 56
Ordo suscipiendi habitum regularem iuxta P.S. Benedicti Abbatis regulam: itemque ritus servandus ad professionis emissionem a confessore, sen Alio Deputato ab D. Episcopo ad monialium S.M. Magdalenae de Regio usum. 1620. Cart.; 268 x 205 mm; 10 c.
La probabile limitata diffusione del manufatto stante l’argomento del testo, gli inediti fregi1 e la data di redazione propongono di assegnare la legatura alla prima metà del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.