legature in carta decorata

le antiche legature di pregio . il settecento
IN CARTA DECORATA

La scuola de’ gelosi dramma giocoso in musica da rappresentarsi nel teatro dell’illustrissimo Pubblico di Reggio la fiera dell’anno 1781. In Reggio, Per il Davolio, [1781]. 8°, 48 p.


Carta dorata e goffrata. Impressione a caldo con matrice calcografica su una foglia dorata precedentemente applicata alla carta colorata che raffigura fiorami e grappoli d’uva entro fogliami su steli mossi. Al piede del piatto anteriore la scritta in caratteri capitali “BEY IOH.”. Dorso liscio. Capitelli assenti. Stato di conservazione: discreto. Materiale di copertura sgualcito.
Il carattere economico del volume, le note tipografiche consentono di assegnare la legatura provvista del materiale di copertura prodotto da un ignoto “IOH[…]”1, all’ultimo quarto del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia.

Il Cajo Mario dramma serio per musica da rappresentarsi nel teatro dell’illustrissimo Pubblico di Reggio la primavera dell’anno 1794. In Modena, per gli eredi di Bartolomeo Soliani stamp. Duc., [1794].8°, 40 p.


Carta dorata e goffrata. Impressione a caldo con matrice calcografica su una foglia d’oro precedentemente applicata alla carta verde che raffigura fiorami e grappoli d’uva entro fogliami su steli tratteggiati mossi. Dorso liscio. Capitelli assenti. Stato di conservazione: discreto – buono.
Il carattere economico del volume, le note tipografiche consentono di assegnare la legatura provvista del materiale di copertura prodotto in Augusta da Johann Carl Munck (1730-1794)1, alla fine del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia.
Johann, figlio di Johann Michael Munck il Giovane, dal 1749 produce carte decorate in Augusta, tra le quali una carta con la raffigurazione emblematica delle stagioni2: è uno dei pochi che esprime uno spiccato gusto rococò, utilizzando ampiamente tralicci e altri ornamenti in questo stile, traendo ispirazione da due incisori tedeschi Gottfried Bernard Goetz e Johann Bergmüller. Non mancano esempi di numerosi personaggi a piena immagine3.
Oltre alla Biblioteca Panizzi (cfr. Misc. Turri CXXI/14), la British Library4 di Londra e il Rijksmuseumin Amsterdam custodiscono tra l’altro, alcuni manufatti riferibili a questo artigiano.

La vendetta di Nino dramma serio per musica da rappresentarsi in Reggio nel teatro dell’illustrissimo Pubblico la Fiera dell’anno 1793. In Reggio, per Giuseppe Davolio e Figlio, [1793]. 8°, 52 p.


Carta dorata. Dorso liscio. Capitelli assenti. Stato di conservazione: discreto. Materiale di copertura stropicciato.
Il carattere economico della pubblicazione e le note tipografiche ne suggeriscono l’attribuzione alla fine del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia.
La coperta è realizzata interamente in foglia in rame di colore dorato1, oggi ossidata. Il materiale di copertura viene fatto aderire alla carta tramite la pressione di una placca piana in rame. L’aspetto di queste carte può oggi presentarsi più o meno ossidato, a seconda della qualità della lega di rame; nei casi più pregiati, possono evidenziare dei motivi ornamentali leggermente goffrati2. Il testo poteva in alcuni casi essere stampato in caratteri dorati, ad ideale concordanza con il materiale di copertura3.

Gli amanti alla prova dramma giocoso per musica da rappresentarsi in Reggio nel teatro dell’illustrissimo Pubblico il Carnevale dell’anno 1789. In Reggio, per Giuseppe Davolio, [1789]. 8°, 56 p.


Carta dorata e goffrata. Impressione a caldo con matrice calcografica su una foglia d’oro precedentemente applicata alla carta bianca che raffigura fiorami e grappoli d’uva entro fogliami su steli mossi. Al piede dei piatti la scritta in caratteri capitali “N° 2 PAULUS […] IN NURNBERG”. Dorso liscio. Capitelli assenti. Stato di conservazione: mediocre – discreto. Materiale di copertura sgualcito. Apprezzabili spellature al piatto posteriore.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche consentono di assegnare la legatura provvista del materiale di copertura prodotto in Norimberga da Paul Reymund (1764-1815)1, alla fine del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia.
Paul Reymund (1764-1815) produce carte decorate in Norimberga verso il 1800 con l’aiuto di sei artigiani; la bottega sarà gestita dalla moglie fino al 1820. Proviene da una famiglia di produttori di carta che risale al padre Andreas Reymund (produttore di carte argentate e dorate) che diventa piuttosto noto all’inizio del Settecento in veste di primo produttore locale di carte goffrate (cfr. 19 K 52). 

L’impresario in angustie dramma giocoso per musica di un’atto solo da rappresentarsi in Reggio nel teatro dell’illustrissimo Pubblico il Carnevale dell’anno 1789. In Reggio, per Giuseppe Davolio, [1789]. 8°, 32 p.


Carta dorata e goffrata. Impressione a caldo con matrice calcografica su una foglia d’oro precedentemente applicata alla carta verde che raffigura fiorami e grappoli d’uva entro fogliami su steli i mossi. Al piede del piatto posteriore la scritta in caratteri capitali “PAUL REYMUND”. Dorso liscio. Capitelli assenti. Stato di conservazione: discreto. Il carattere economico del volume e le note tipografiche consentono di assegnare la legatura provvista del materiale di copertura prodotto in Norimberga da Paul Reymund (1764-1815)1, alla fine del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia. Per il commento cfr. 19 K 51.

La molinara ossia l’amor in contrasto dramma giocoso in musica da rappresentarsi nel Teatro dell’illustrissimo Pubblico di Reggio il Carnovale dell’anno 1796. Reggio, dalla Stamperia Davolio, [1796]. 8°, 58 p.


Carta dorata e goffrata. Impressione a caldo con matrice calcografica su una foglia d’oro precedentemente applicata alla carta rossa che raffigura fiorami entro fogliami su steli mossi. Al piede del piatto posteriore la scritta in caratteri capitali “BEY IOHANN WILHELM”. Dorso liscio. Capitelli assenti. Stato di conservazione: discreto.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche consentono di assegnare la legatura provvista del materiale di copertura prodotto tedesca meridionale da Johann Wilhelm1 (Meyer?) alla fine del secolo XVIII – inizio XIX, verosimilmente eseguita in Emilia. 

La sposa fedele dramma giocoso per musica da rappresentarsi nel Teatro dell’illustriss. Pubblico di Reggio la Fiera dell’anno 1769. In Modena, per gli eredi di Bartolomeo Soliani stamp. duc., [1769]. 8°, 72 p.


Carta dorata e goffrata. Impressione a caldo con matrice calcografica su una foglia d’oro precedentemente applicata alla carta colorata che raffigura ampi fiorami su steli mossi. Al piede dei piatti la scritta in caratteri capitali “AUGSP […] IOHANN”. Dorso liscio. Capitelli assenti. Stato di conservazione: discreto. Marginali assenze del materiale di copertura .
Il carattere economico del volume e le note tipografiche consentono di assegnare la legatura provvista del materiale di copertura prodotto in Augusta da un ignoto “Johann”1, alla seconda metà del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia. 

La discordia fortunata dramma giocoso in musica da rappresentarsi nel Teatro dell’illustrissimo pubblico di Reggio la Fiera dell’anno 1779. In Reggio, nella Stamperia di Giuseppe Davolio, [1779]. 8°, 42 p.


Carta dorata e goffrata. Impressione a caldo con matrice calcografica su una foglia dorata precedentemente applicata alla carta bianca che raffigura fiorami e grappoli d’uva entro fogliami su steli mossi. Al piede dei piatti la scritta in caratteri capitali “IN. AVGSPURC. BEY. IOH”. Dorso liscio. Capitelli assenti. Stato di conservazione: discreto – buono.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche consentono di assegnare la legatura provvista del materiale di copertura prodotto in Augusta da un ignoto “Ioh […]”1, all’ultimo quarto del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia.

l convito dramma giocoso per musica da rappresentarsi nel Teatro dell’illustriss. Pubblico di Reggio la Fiera dell’anno 1782. In Reggio, per Giuseppe Davolio, [1782]. 8°, 69, [3] p.


Carta dorata e goffrata. Impressione a caldo con matrice calcografica su una foglia d’oro precedentemente applicata alla carta colorata che raffigura fiorami entro fogliami su sfondo ad archetti. Al piede dei piatti la scritta in caratteri capitali “AUGSPURG BEY IOH[…]”. Dorso liscio. Capitelli assenti. Stato di conservazione: discreto-buono.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche consentono di assegnare la legatura provvista del materiale di copertura prodotto in Augusta da un ignoto “Joh[…]1”, all’ultimo quarto del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia. 

Riforma del Consiglio e nota de’ signori ufficiali, e Congregazioni dell’illustrissimo Pubblico di Reggio per l’anno MDCCXCI. Reggio, per Giuseppe Davolio e Figlio, [1790]. 8°, 41, [3] p.


Carta decorata a xilografia provvista di fiorami e fogliami su steli mossi ottenuti con l’impressione di una matrice lignea su sfondo bianco rifinita a strafforo nei colori viola giallo, blu, verde. Lungo il margine di gola del piatto anteriore la scritta “l.a. laferte PARMA n. 35”. Dorso liscio. Stato di conservazione: discreto – buono.
Il carattere economico del volume munito di un materiale di copertura prodotto a Parma da Louis – Antoine Laferté1 (cfr. 8 G 213) e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura alla fine del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia.

Modena . Riforma delle opere pie di Reggio ordinata da S. A. Serenissima il serenissimo Ercole III duca di Modena, Reggio, Mirandola ec. ec. ec. Reggio, dalla stamperia di Giuseppe Davolio, [1789]. fol., 12 p.


Carta dorata e goffrata. Impressione a caldo con matrice calcografica su una foglia d’oro precedentemente applicata alla carta rosa che raffigura ampi fiorami su steli mossi entro fogliami e uccelli. Al piede del piatto posteriore la scritta in caratteri capitali “AUGS BEY”. Dorso liscio. Stato di conservazione: discreto – buono.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche consentono di assegnare la legatura provvista del materiale di copertura prodotto in Augusta1, alla fine del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia. 

Daina, Spirito – Garofoli, Giuseppe. Conclusiones logico-metaphisicae, quas publicae disputationis ex Regiensi Laetorum Academia proponunt. Regii, apud Prosperum Vedrotum, s. a. 4°, 12 p.


Carta marmorizzata policroma dallo sfondo pettinato. Stato di conservazione mediocre. Porzione posteriore del materiale di copertura parzialmente scomparso in testa.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura a secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia. La carta è di colore dominante rosso, oltre al giallo, al bianco, all’azzurro, ripartita in striature che si muovono ad imitazione delle onde marine. Per la nozione di carta marmorizzata cfr. Misc. Turri CL/2.

Vezzani, Giulio Cesare. Criterium de universa philosophia. Mutinae, typis Antonii Capponi Impressoris Episcopalis, 1730. 4°, 72 p.


Carta dorata da matrice in xilografia su carta colorata in rosso cui è stato aggiunto a maschera il colore nero a raffigurare ampi fiorami e fogliami su steli mossi affiancati da uccelli.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura al secondo quarto del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia.
Il materiale di copertura del genere Bronzefirnispapier (carta in bronzo laccato) ottenuto da matrice/i lignea/e, che raffigura motivi fitomorfi oppure privo di decorazione, compare verso la fine del secolo XVII; costituisce un prodotto derivato dai tentativi di individuare i segreti delle impressioni su tessuto inglese e olandese. L’artigiano Jakob Enderlin, attivo in Augusta, è coinvolto in queste imprese: compare come primo produttore, successivamente affiancato da Joseph Friedrich Leopold e da Georg Cristoph Stoy1.
La stampa avviene tramite una piastra lignea cosparsa di colore realizzato con vernice e polvere bronzee. Oltre a impianti ornamentali costituiti da motivi a ripetizione di stelle, quadrati e altre forme semplici, essi si estrinsecano principalmente in viticci2. La civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli di Milano possiede un analogo esemplare3.

Fabi, P. P. Sul nascimento del Signor Marchese Giovanni primogenito de’ nobili coniugj signor Marchese Giuseppe e Maria Teresa Gabbi nata Contessa Busetti. Reggio, per Giuseppe Davolio e Figlio, 1790. 4°, X, [2] p.


Carta decorata a xilografia provvista di losanghe stilizzate ottenute con l’impressione di una matrice lignea in colore rosso su sfondo bianco. Al piede dei piatti le scritte “CARLO BERTINAZZI N° 10”. Dorso liscio. Stato di conservazione: buono.
Il carattere economico del volume il cui materiale di copertura è stato prodotto a Bologna da Carlo Bertinazzi1, e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura alla fine del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia.
Il decoro xilografato su carta e tessuto affianca i mutamenti di gusto e di costume nel XVIII secolo: inserendosi nel declino dell’industria serica bolognese: la fabbrica avviata nel 1760 da Carlo Vittorio Bertinazzi risponde alle esigenze del mercato con le carte all’uso di Francia. La civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli di Milano possiede un analogo esemplare2.

Raimondi, Antonio. Panegirico per la SS. Nunziata. Reggio, per Giuseppe Davolio e Figlio, s. a. 8°, XX p.


Carta decorata a xilografia provvista di rosette entro ovali ottenuti con l’impressione di una matrice lignea in colore rosso su sfondo bianco. Al piede dei piatti la scritta in caratteri capitali “STAMPARIA DI GIUSEPPE BETUZZI NEL PAVAGLIONE IN BOLOGNA”. Dorso liscio. Stato di conservazione: discreto. Marginali scomparse di colore lungo l’iscrizione.
Il carattere economico del volume rivestito dal materiale di copertura prodotto a Bologna da Giuseppe Betuzzi1 induce ad assegnare la legatura alla seconda metà del secolo XVIII. La civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli di Milano possiede un analogo esemplare2.

Encomio poetico al molto reverendo Signore D. Giovanni Nizzoli sacro oratore in Manderiolo l’anno 1822. Reggio, Dalla Stamperia Torreggiani e Compagno, [1822]. 4°, [16] p.


Carta dorata e goffrata. Impressione a caldo con matrice calcografica su una foglia d’oro precedentemente applicata alla carta turchese. che raffigura fiorami, fogliami, nastri, una figura antropomorfa, una leonessa, lepri e cani. Dorso liscio. Capitelli assenti. Stato di conservazione: discreto. Parziale scomparsa dei motivi.
Il carattere economico del volume, le note tipografiche consentono di assegnare la legatura provvista del materiale di copertura prodotto in Augusta da Johann Carl Munck (cfr. 19 K 45) come attesta un analogo esemplare custodito nella Herzogin Anna Amalia Bibliothek di Weimar1, alla prima metà del secolo XIX, verosimilmente eseguita in Emilia.

Rime pubblicate in segno d’applauso all’occasione che suor Arcangela Maria Francesca al secolo Contessa Brigida Re professa solennemente i voti religiosi sotto la Regola del Patriarca San Francesco nell’insigne Monastero di Santa Maria della Misericordia. In Reggio, per Giuseppe Davolio Stamp. Duc., 1770. 4°, XXX p.


Carta decorata a xilografia provvista di fiorami entro fogliami su steli mossi, ottenuti con l’impressione di una matrice lignea su sfondo bianco rifinita a strafforo nei colori rosso, grigio, verde, giallo.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura alla seconda metà del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia.  

Il tempio del merito aperto alla gloria de’ serenissimi prencipi d’Este. Machina eretta dal Senato di Reggio, in occasione d’alcuni fuochi d’allegrezza fatti per la promotione alla Sacra Porpora dell’altezza serenissima del signor Prencipe Cardinale Rinaldo. In Reggio, per Prospero Vedrotti, 1687. fol., 36 p., ill.


Carta marmorizzata policroma su fondo pettinato del genere peigné ondulé. Stato di conservazione mediocre -discreto. Materiale di copertura stanco e sgualcito.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura all’ultimo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia. La carta è di colore dominante rosso e azzurro, oltre al giallo e al bianco, ripartita in striature che si muovo ad imitazione delle onde marine. Per la nozione di carta marmorizzata cfr. Misc. Turri CL/2.

Angelini, Giorgio. Il Tempio nel tempio in occasione del Battesimo del Serenissimo Infante primogenito dell’Altezza Serenissima di Rinaldo I duca di Modona, Reggio, & c. In Modona, Per Bartolomeo Soliani Stamp. Duc., 1700. 4°, 19, [1] p., ill.


Carta marmorizzata policroma del genere peigné ondulé. Stato di conservazione mediocre. Dorso rinforzato con un lembo cartaceo blu provvisto di tratti diagonali neri e grigi. Angoli ricurvi.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura al primo quarto del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia. Sulla superficie colorata, qui caratterizzata dallo sfondo prevalente rosso, quindi blu, bianco e giallo, il disegno è stato tracciato passando l’apposito pettine in modo da imprimere ai colori delle ondulazioni arcuate.
Nel VI secolo sono attestate in Cina carte decorate eseguite con colori in sospensione su acqua; il più antico frammento del genere giunto sino a noi è però giapponese: conservato a Kyoto, risale al 1118. Il procedimento tecnico, chiamato in giapponese suminagashi (inchiostro su acqua corrente), è tanto semplice ed efficace da essere rimasto pressoché invariato sino ad oggi. Versando goccia a goccia inchiostro calligrafico (con peso specifico inferiore a quello dell’acqua) in una bacinella d’acqua, si ottengono tenui cerchi concentrici di colore che, al più lieve incresparsi della superficie dell’acqua, disegnano irregolari e seducenti venature. Basta allora appoggiare il foglio di carta sull’acqua perché il colore aderisca al disegno. Questa tecnica si basa sul principio fisico per cui l’incompatibilità fra due sostanze, consente loro di restare separate e galleggiare senza mischiarsi.
Attraverso l’India e la Persia queste carte giungono in Turchia, dove la tecnica di lavorazione si evolve, poiché gli artigiani turchi rendono gelatinoso il liquido di supporto, migliorando il risultato. Con l’aggiunta di gomma adragante, ottenuta da piante della specie degli astragali, l’acqua assume infatti, una consistenza gelatinosa che offre maggiore stabilità al colore, sul quale si può intervenire con pettini o bacchette, ottenendo disegni estremamente vari.
É proprio con il nome di carte turche (così figurano nei cataloghi di vendita dei Remondini per l’anno 1762, e così le chiama Francesco Bacone nel Sylva sylvarum pubblicato a Londra nel 1627) che le carte marmorizzate conquistarono dal Seicento il favore dell’Europa, dove sono inizialmente utilizzate per farne fogli sui quali scrivere – come in tutto l’Oriente – e poi per la legatura.
Curiosamente, questa tecnica orientale viene conosciuta prima in Francia che a Venezia, che pur vanta intensi rapporti commerciali con la Turchia: in effetti, sembra probabile che a Venezia si conoscesse il manufatto e non le tecniche per produrlo. Benché i primi a produrre in Europa carte marmorizzate siano stati i tedeschi e gli olandesi, è la Francia che si arrogò la paternità della marbrure, tanto che nei cataloghi della fine Ottocento, queste vengono indicate come carte francesi. A Macé Ruette, legatore di Luigi XIII attivo dal 1603 al 1637, il primo ad usarle come fogli di guardia, è stata attribuita l’invenzione delle carte marmorizzate a pettine e della marmorizzazione dei tagli dei libri.
Queste carte sono prodotte mescolando con acqua e leganti di vario tipo, dei pigmenti finemente macinati. I colori più usati erano rosso, blu, ocra, verde e nero, ricavati rispettivamente da legno del Brasile, indaco, orpimento, blu e giallo mischiati insieme, nerofumo. Il fiele di bue, che allo stato puro è trasparente, viene utilizzato per spandere i colori. I disegni ottenuti assumono nomi fantasiosi e diversi, da paese a paese.
Le due categorie più diffuse di decorazione marmorizzata sono:
– marmorizzato semplice (o caillouté), con macchie irregolari globose, da cui derivano tutti i vari tipi che prendono il nome di venati, granito, agata, pietra, onda, occhio di tigre e altre varie fantasie;
– marmorizzato pettinato, la cui caratteristica consiste nel tirare con un bastoncino i colori gettati a spruzzo sulla gelatina e lavorarli con pettini, generalmente di metallo e di diverse misure, che passati in vario modo consentono di ottenere motivi pettinati dritti, ondulati, a conchiglia, a coda di pavone, a foglia di quercia e così via. Già nel corso del XIX secolo, la fabbricazione industriale di colori ha consentito nuove sperimentazioni tecniche e grande varietà di disegni. Nel XX secolo, le più economiche tecniche di stampa hanno conseguito risultati molto simili, accettabili almeno per le legature più correnti; ciò ha portato a una ridotta produzione di carte marmorizzate, che tuttavia sono tornate di gran moda nell’ultimo trentennio del secolo, grazie alla riscoperta di attività artigianali quali il cartonaggio. Anche le carte spugnate e spruzzate talvolta vengono definite, ma impropriamente, marmorizzate.

Ansaloni, Francesco. Informazione di ragione e di fatto per li reverendi Canonici Regolari di S. Giorgio di Reggio contro la Signora Contessa Maria Alessandra Giscomelli Alberini nella causa di preteso credito verten te avanti l’aula civile dell’illustrissimo Supremo Consiglio di Giustizia. In Modena, presso la Società Tipografica, 1778. fol., 29, [1] p.


Carta decorata a xilografia provvista di ampi fiorami e fogliami su steli mossi ottenuti con l’impressione di una matrice lignea su sfondo bianco rifinito a strafforo nei colori blu, rosso, nocciola
Il carattere economico del volume e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura all’ultimo quarto del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia.  

Misc. Turri CLVII/21

Suzari, Sigismondo. Dimostrazione delle reità dell’ebreo Lustro Segrè nel contratto col signor Carlo Roberti Scaltriti di mutuo con l’inclusione correspettivamente sotto nome di vendita di varie robe, e nel credito con apparenza di censo da lui acquistato contro lo stesso signor Scaltriti, e lui signora consorte in risposta alla scrittura emanata a difesa di esso Segrè.In Modena, presso la Società tipografica, 1778. fol., 18 p.


Carta decorata a xilografia provvista di ghirlande fogliate avvolte attorno a nastri paralleli ottenuti con l’impressione di una matrice lignea in color verde oliva su sfondo bianco rifinito a strafforo nei colori giallo e rosso.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura all’ultimo quarto del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia. Il decoro ricorda quello presente in manufatti1 prodotti dal legatore Louis – Antoine Laferté (cfr. 8 A 178) attivo in Parma. La civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli di Milano possiede un’analoga carta decorata2.

Cocconi Pietro Giovanni. Prove, e ragioni riguardanti il priorato di S. Giacomo Maggiore della città di Reggio … A giustificazione de’ diritti spettanti ai Signori Marchesi Achille, Alfonso, e Federico fratelli compadroni Tacoli, ed all’odierno Signore … Ferrari Bonini, e loro successori per la preservazione, competenza, e rivendicazione de’ Beni al detto Priorato smembrati dalla Curia Vescovile di Reggio in occasione della Soppressione di varie Parrocchie della stessa città . In Modena, presso la Società Tipografica, 1774. fol., 45, [1] p.


Carta marmorizzata policroma del genere caillouté caratterizzato dal disegno ad ampie spirali. Stato di conservazione: discreto.
Il carattere economico del volume e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura all’ultimo quarto del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia. Le spirali sono state realizzate muovendo con la punta di una stecca in senso circolare, lo strato di colore tenuto in sospensione nell’apposita bacinella. Prevale la tonalità blu, contrastata da chiazze gialle e rosa. Per la nozione di carta marmorizzata cfr. Misc. Turri CL/2.  

Pacchioni, Domenico Antonio. Bucorestum Principi Coburgio et Austriacis copiis Hibernia anni MDCCLXXXIX ac MDCCXC Statio Capuae comparatur. Elegia. Regii, apud Josephum Davolium et Filium, 1790. 4°, 8 p.

Gambarini, Antonio. Solennizzandosi la Festa dell’Immacolata Concezione di Maria Vergine dai Confratelli della Venerabile Confraternita di S. Francesco in Reggio. Rime Sacre. In Reggio, pel Davolio Stampator Ducale, 1779. 4°, XIV, [2] p.

torna all'inizio del contenuto