10 Marzo 2024
La donazione del fotografo James Bragazzi alla Fototeca 📷
Una delle principali missioni della fototeca della biblioteca Panizzi è sempre stata, ed è ancora, quella di raccogliere e conservare testimonianze di immagini del territorio reggiano. Così come per le fotografie storiche della città e della provincia, la fototeca ha infatti il compito di conservare per i posteri tracce significative, anche a noi contemporanee, di documentazione del territorio reggiano e dei maggiori esponenti della “nostra” fotografia. Negli ultimi anni, grazie alla sensibilità di alcuni fotografi più significativi della nostra città, questo archivio di immagini si sta aggiornando e arricchendo sempre di più. James Bragazzi è la perfetta sintesi di entrambi i nostri obiettivi.
Questi sono i motivi per cui la biblioteca Panizzi, e la fototeca in particolare, hanno accettato con entusiasmo la sua donazione agli archivi cittadini: mille diapositive che riguardano una selezione significativa del suo lavoro sull’Appennino, distribuiti nel tempo (circa 20 anni, dal 1986 al 2007) e nello spazio: dal Cerreto a Bismantova, da Sologno a Febbio, passando per la Pieve di Toano e il castello di Rossena. Un excursus, documentario, artistico ed emozionale, da lasciare in eredità alle generazioni future.
Il patrimonio donato, sarà presto messo a conservazione, digitalizzato e catalogato sulla piattaforma degli archivi digitali del Comune di Reggio Emilia: Digit.a.re (qui il link alle collezioni già presenti: https://collezionidigitali.comune.re.it/). In questo modo tutti potranno usufruire di questo archivio così rappresentativo per la montagna reggiana.
Nato a Casina nel 1952, James Bragazzi incontra la fotografia durante gli studi tecnici che compie a Reggio Emilia e apre il suo primo studio nel 1974. Ha viaggiato in tutto il mondo, raccontandone i luoghi attraverso le sue immagini, ma la sua ricerca trova da sempre il suo reale fondamento nel paesaggio dell’Appennino Reggiano. Negli ultimi anni si è dedicato a percorsi di esplorazione sui dettagli e sulle emozioni che nascono dall’incontro tra l’uomo e gli elementi primordiali della natura. Da sempre l’amore per la montagna, il cammino e l’avventura nelle sue mille facce e forme si effonde nelle sue immagini. Documentazione del territorio montano che cambia, quindi, ma anche ricerca artistica ed emotiva, che tocca una parte molto importante della fotografia reggiana.