giuseppe garibaldi . l’immagine e il mito

In occasione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi (1807-1882), dal 30 giugno all’ 8 settembre 2007 in Biblioteca Panizzi si è tenuta la mostra Giuseppe Garibaldi. L’immagine e il mito a cura di Zeno Davoli e promossa da Biblioteca Panizzi e Museo del Tricolore.

La mostra ripercorre i momenti fondamentali dell’iconografia garibaldina e si propone di documentare, attraverso le incisioni e le fotografie conservati nelle raccolte delle due istituzioni culturali cittadine, lo straordinario fascino che l’eroe dei due mondi seppe esercitare sul suo tempo. Dal primo ritratto eseguito a Montevideo nel 1841 all’ultima fotografia sul letto di morte, la figura di Garibaldi venne infatti trasformata in mito attraverso migliaia di immagini che ne esaltavano le leggendarie imprese militari e le doti di condottiero invincibile e disinteressato.
Il percorso espositivo prende le mosse dal ritratto di Garibaldi apparso nel febbraio 1848 sul periodico torinese “Il Mondo Illustrato” che documenta come le sue imprese in Sud America gli avessero attirato l’attenzione della stampa internazionale e come la sua fama di combattente coraggioso e carismatico lo avesse preceduto in Italia già prima del suo ritorno dall’esilio.

Dalla difesa della Repubblica Romana nel 1849 all’epica spedizione dei Mille nel 1860 la popolarità di Garibaldi assunse una dimensione europea, tanto da essere definito da uno scrittore inglese “l’eroe del secolo”. La sua fama si trasforma ben presto in mito, tenuto vivo dalla diffusione di una moltitudine di immagini e di ritratti, riprodotti in gran numero e a basso costo e realizzati da disegnatori, incisori e fotografi. L’abbondanza del materiale iconografico su Garibaldi si spiega anche con lo sviluppo dei primi mezzi moderni di comunicazione di massa, in particolare della fotografia e dei giornali illustrati e tra questi dei giornali satirici che oggi ci restituiscono i temi del dibattito politico con l’immediatezza e la vivacità della passione di parte.
Per questa esposizione sono state selezionate immagini prodotte solo fino al 1882, l’anno della morte di Garibaldi, sia per illustrare come nasce e si diffonde un mito vivente, sia perché in seguito la rievocazione della sua figura e della sua straordinaria vicenda umana obbedirà il più delle volte agli schemi dettati dalla retorica ufficiale.

Selezione di immagini

Ambrogio Centenari
Ritratto di Giuseppe Garibaldi
Xilografia su legno di testa


Pietro Barabino
Battaglia di Velletri. 19 Maggio 1849
Genova, Lit. e Calc. Armanino. Litografia da un disegno di G. Isola, colorata a mano da L. Barbero.


Luigi Calamatta e Lucio Quirino Lelli
Difesa di Roma. 1849 29 Giugno
Incisione al bulino e all’acquaforte da un disegno di T. De Belly


Anonimo
Giuseppe Garibaldi nella ritirata del 1849, presso Ravenna, trasporta la morente Anita sua moglie per occultarla ai nemici
Roma, Lit. C. Virano. Litografia


Ferdinando Perrin
Giuseppe Garibaldi
Torino, Lit. Carlo Perrin. Litografia datata 1860



Giorgio Sommer
Garibaldi e il suo Stato Maggiore in visita a Pompei. 25 settembre 1860
Stereoscopia all’albumina


Guido Gonin
Giornata del 1° ottobre 1860 al Volturno. Garibaldi vedendo i suoi volontarj spossati dal formidabile combattimento e costretti a ripiegare…
da un disegno di Felice Cerruti Bauduc. Torino, Lit. F.lli Doyen
Litografia su fondino giallo con lumeggiature risparmiate


P. Calvi
G. Garibaldi
Litografia datata 1862. Milano, Lit. Rossetti


Eeinrich Gerhardt (attr. a)
Giuseppe Garibaldi
Litografia su fondino verdastro eseguita a Vienna nello stab. lit. di H. Gerhart


Guido Gonin
Garibaldi ad Aspromonte (29 Agosto 1862). Il Colonnello Pallavicino comandante il corpo d’attacco chiamato dal Generale Garibaldi gli si presenta col capo scoperto e gli rivolge rispettosamente la parola
Litografia da un disegno di Felice Cerruti Bauduc, eseguita nello stab. lit. F.lli Doyen di Torino


Anonimo
La situazione di Caprera vista a volo d’aquila
Litografia


Luigi Paradisi
G. Garibaldi
Incisione a bulino su carta Cina bianca


Osvaldo Bignami
Apoteosi di Giuseppe Garibaldi
Milano, Lit. Rossetti L. Litografia posteriore al 1866; l’immagine è riquadrata da un fondo litografico giallino


Ernesto Fontana
Giuseppe Garibaldi
Litografia


Celestino Turletti
G. Garibaldi
Acquaforte

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