emilia-romagna
le antiche legature di pregio . il seicento
EMILIA-ROMAGNA
7 F 361 | 8 A 56 | 8 A 301 | 8 B 399 | 8 F 180 | 8 G 136 | 10 F 359 | 13 C 375 | 13 G 189 | 16 C 144 | 16 C 578 | 17 D 136 | 17 D 317 | 17 E 28 | 17 E 564 | Mss. Regg. D 10 | Mss. Regg. F 515 | Mss. Turri D 56
7 F 361
Pico, Ranuccio. Appendice de vari soggetti parmigiani, che o per bontà di vita, o per dignità, o per dottrina sono stati in diuersi tempi molto celebri. & illustri. Diuisa in cinque parti . In Parma, appresso Mario Vigna, 1642. 2 pt. (246 [i.e. 266], [2]; 1-36, [4], 37-97, [28] p., p. 82-173, [81] p.).Pergamena semifloscia decorata in oro. Filetti concentrici collegati negli angoli. Rosetta negli angoli interni dello specchio, motivo ripetuto al centro dell’ampia cartella centrale entro coppie di grottesche e di corolle stilizzate. Dorso liscio. Capitelli passanti in pelle allumata o in pergamena. Tracce di due lacci. Stati di conservazione: discreto. Gli inediti fregi1, l’argomento del testo di interesse locale e le note tipografiche consigliano di assegnare la legatura alla metà del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
8 A 56
Congregazione presbiterale. Reggio Emilia. Regole della Congregatione Presbiterale. Reggio, per prospero Vedrotti, 1678. 16°, 30 p.Pergamena semifloscia decorata in oro. Coppia di cornici costituite da una coppia di filetti. Un fregio costituito da quattro corolle stilizzate addossate. Cartella centrale caratterizzata da quattro fregi fitomorfi addossati. Dorso liscio. Tagli spruzzati di rosso. Stato di conservazione: discreto. Marginale scomparsa del materiale di copertura provvisto di alcune bruniture al piatto posteriore. La verosimile limitata diffusione della pubblicazione e le note tipografiche autorizzano ad assegnare la legatura dal decoro vagamente à la Du Seuil all’ultimo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna. L’ornamento à la Du Seuil costituisce uno stilema di origine francese, comparso agli inizi del XVII secolo, caratterizzato da due cornici, costituite ciascuna da due o tre filetti equidistanti o all’antica (due filetti ravvicinati e uno scostato). La prima cornice forma un’inquadratura che delimita esternamente i piatti, mentre la seconda è posta all’interno dei quadranti, a metà distanza circa dal centro. Gli angoli esterni della cornice interna sono arricchiti ciascuno da un piccolo fregio floreale, anche filigranato, di forma losangata, da un simbolo araldico o da un monogramma. Al centro figurano talora le armi del possessore. A questo tipo di legatura, che ebbe molto successo durante tutto il XVII secolo sia per l’eleganza sia per la rapidità di esecuzione, imitata anche in Italia, ma che era nota fin dal XVI secolo, venne in seguito erroneamente conferita la qualifica di décor à la Du Seuil, dal nome del legatore francese Augustin Du Seuil, attivo dal 1700 al 1745 circa, che l’aveva semplicemente riesumata, molto tempo dopo la comparsa. Augustin Du Seuil (1673-1746), dal 1717 relieur du Roy, fu apprezzato per la perfezione del corpo dei libri prodotti, la qualità dei marocchini e la perfezione delle dorature; a lui si devono alcune tra le più prestigiose legature a mosaico del Settecento (Arnim 1992, n. 99, Missale Romanum, Lyon, Bartholomaeus Martin, 1712).
8 A 301
Certani, Giacomo. Maria Vergine coronata. Descrizione, e dichiarazione della diuota solennità fatta in Reggio li 13 maggio 1674. In Reggio, per Prospero Vedrotti, 1675. fº. [12], 137, [7] p., [16] c. di tav. di cui [11] ripieg., ill. calcogr., antip., 1 ritr.Pergamena. semifloscia decorata in oro. Coppia di cornici caratterizzate da due filetti. Un fregio fitomorfo negli angoli esterni del riquadro interno. Cartella centrale provvista, sul piatto anteriore, dell’immagine della Madonna della Ghiara, e sul piatto posteriore di una croce, riferibile allo stemma del Comune di Reggio Emilia, entro un serto di corolle stilizzate. Dorso liscio. Tagli spruzzati di blu. Stato di conservazione: mediocre-discreto. Piatti imbarcati. Gora grigiastra al piede del piatto anteriore. L’argomento di interesse locale, le note tipografiche e le inedite corolle1 inducono ad assegnare la legatura all’ultimo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
• note di dettaglio 8 B 399
Miari, Alessandro. Canto in morte dell’illustre sig. Nicolò Fontanelli. Reggio, appresso Hercoliano Bartoli, 1585. 4°, [20] c.Pergamena semifloscia decorata in oro. Cornice caratterizzata da due filetti. Un fregio fitomorfo negli angoli interni dello specchio. Cartella ovale centrale munita di un’aquila bicipite coronata ad ali patenti entro un serto di gigli e un’anfora panciuta filigranata in testa e al piede. Tracce di due lacci. Dorso liscio. Stato di conservazione: discreto. Gora bruna sul piatto anteriore. La probabile limitata diffusione del testo, i motivi di gusto locale e le note tipografiche autorizzano ad assegnare la legatura al secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
8 F 180
Magati, Giovanni Battista. Considerationum medicarum quibus potiores difficultates in praxi contingentes expenduntur. Tomus 1. Bononiae, typis Jacobi Montij, 1637. 4°, 3 parti ([44], 278, [2]; 352; 165, [3] p.), front. calcografico.Cuoio marrone su cartone decorato a secco e in oro. Due coppie di cornici a due filetti collegate negli angoli, impianto ornamentale ripreso lungo il dorso liscio munito di rosette quadrilobate. Fregio fitomorfo negli angoli interni dello specchio. Stemma centrale realizzato a filetti, riferibile al comune di Reggio Emilia, affiancato dal monogramma “S P Q R”. Capitelli in fili écrus su anima circolare. Tagli dorati. Stato di conservazione: discreto. Materiale di copertura parzialmente scomparso in testa al piede. Apprezzabili spellature e bruniture sul piatto posteriore. Angoli curvi. La rosetta1 che ricorda quelle adottate nelle coperte seicentesche romane2 (conosciute sono le affinità stilistiche tra le coperte felsinee e capitoline), e le note tipografiche consigliano di attribuire la legatura al secondo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna. Propri delle coperte italiane gli stemmi realizzati a filetti3. Esemplare di dedica come inducono l’edizione dedicata al senato e lo stemma del comune reggiani.
• note di dettaglio8 G 136
Diocesi di Reggio Emilia. Constitutiones et decreta synodalia diuersis temporibus ab … d.d. co. Claudio Rangonio episcopo Regii, et principe condita, et in unum secunda editione congesta. Anno Domini 1614. die 18. Maij. Regii, apud Flaminium, & Flauium Bartholos, 1614. 4°, [8], 127, [21], 84 p.Cuoio marrone su cartone decorato in oro. Cornice costituita da un filetto. Vaso provvisto di un motivo fitomorfo negli angoli interni dello specchio. Cartella ovale centrale a torciglione, internamente muta. Tracce di quattro lacci. Cucitura su tre nervi, Stato di conservazione: discreto. Angoli ricurvi. La probabile limitata diffusione del testo e le note tipografiche assegnano la legatura al primo quarto del secolo XVII verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna. Caratteristici per il secolo, i vasi provvisti di un motivo fitomorfo1.
• note di dettaglio10 F 359
Toschi, Domenico. Theologicarum quaestionum, ac tractationum omnium hucusquè à Dominico Tusco ciue Regiense elaboratarum, ac in lucem editarum series eo disposita ordine, quo singulae seorsum typis fuerunt traditae, in vnum tantum sic translatae volumen ad promptiorem rerum in ijs contentarum occursum, commodiorem legentium vsum, ... Bononiae, ex typographia haeredis Victorij Benatij, 1665. 4º, 9 v. [Raccolta di opuscoli pubblicati autonomamente anche da altri editori].Pergamena semifloscia decorata in oro. Cornice costituita da una coppia di filetti. Vaso fiorito e fogliato negli angoli dello specchio ripetuto quattro volte addossato nella cartella centrale. Fogliame tetralobato centrale negli scompartimenti del dorso liscio. Capitelli su anima in pelle allumata arrotolata passante. Tagli colorati in rosso. Stato di conservazione: discreto. Diffuse bruniture ai piatti. Gli inediti fregi1 e le note tipografiche propongono di assegnare la legatura al terzo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
• note di dettaglio13 C 375
Negri, Giovanni Francesco. Alla santità di nostro signore papa Alessandro settimo. Prima crociata ouero lega di militie christiane, segnalate di croce. Liberatrice del Sacro Sepolcro di Giesu Christo, e del Regno di Terra Santa. Raccolta da Gio. Francesco Negri Bolognese. Bologna, presso Gio. Battista Ferroni, 1658. fol., [16], LXXIII, [5], CLXXIV, [22] p.Pergamena semifloscia decorata in oro. Cornice caratterizzata da due filetti. Fregio fitomorfo negli angoli dello specchio. Cartella costituita da quattro testine classiche addossate. Dorso liscio. Anima dei capitelli in pelle allumata passante. Tagli dorati. Stato di conservazione: discreto. Marginali bruniture. Se i fregi fitomorfi accantonati1 paiono correnti, le testine classiche2, di romana memoria (noti sono le similitudini ornamentali tra i manufatti del tempo eseguiti nell’Urbe e nella capitale felsinea), e le note tipografiche propongono l’attribuzione della legatura al terzo quarto del secolo XVII verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
• note di dettaglio13 G 189
Sillingardi, Gasparo. Catalogus omnium episcoporum Mutinensium, quorum nomina magna adhibita diligentia reperiri potuerunt, collectus per illustriss. & reuerendiss. D.D. Gasparem Sillingardum Mutinensem … Cui additae sunt etiam praecipuae episcoporum functiones … Mutinæ, ex officina episcopali, apud Ioannem Mariam de Verdis, 1606 (Mutinæ, excudebat Io. Maria de Verdis curiae episcopalis thypographus). 4º, [32], 200 p.Cuoio di bazzana marrone su cartone decorata a secco. Cornice e losanga costituiti da un fascio di filetti. Motivi a cordami entro un quarto di cerchio negli angoli dello specchio. La Madonna (?) entro archetti sormontati da un trifoglio stilizzato; quattro fregi fitomorfi negli angoli interni della losanga. Dorso arrotondato. Filetti incrociati negli scompartimenti. Cucitura su tre nervi. Stato di conservazione: mediocre. Cuoio in fase di distacco in testa e al piede del dorso. Diffuse spellature al piatto anteriore; ampia gora bruna su quello posteriore. Tonalità del materiale di copertura lungo la costola schiarita rispetto a quella dei quadranti. Gli inusuali margini della cartella centrale1, i fregi fitomorfi2, gli angolari arcaicizzanti3 e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura al primo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
• note di dettaglio16 C 144
Siri, Vittorio. Bollo di d. Vittorio Siri nel Mercurio veridico del sig. dottore Birago. In Modona, per Bartolomeo Soliani, 1653. 4º, [8], 232 p. ill.Pergamena semifloscia decorata in oro. Cornice costituita da due filetti. Fregio fitomorfo negli angoli dello specchio. Motivo centrale costituito da tre coppie di grottesche sormontate da quattro corolle stilizzate dal pistillo filigranato. Dorso liscio. Anima dei capitelli passanti in pelle allumata o in pergamena. Tagli spruzzati di rosso. Stato di conservazione: discreto- buono. Marginali spellature. Angoli ricurvi. Gli inediti fregi1, la probabile limitata diffusione del testo e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura al terzo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita nell’Emilia-Romagna.
• note di dettaglio16 C 578
Borromeo, Federico. Il libro intitolato la gratia de’ principi. In Milano, 1632. fol., [8], 207, [5] p.Cuoio di bazzana marrone su cartone decorato in oro. Coppia di cornici concentriche costituite da due coppie di filetti. Giglio negli angoli esterni del riquadro interno. Campo muto. Nel secondo scompartimento del dorso la scritta “LA/GRAT./DE PREN”; fiorone centrale entro volute accantonate in quelli residui delimitati da una coppia di bande costituita da tre filetti e archetti. Cucitura su cinque nervi. Tagli spruzzati di rosso. Stato di conservazione: mediocre. Diffuse spellature ai piatti. Cerniere indebolite. Angoli ricurvi. L’autore e le note tipografiche di ambito locale inducono ad assegnare la legatura al secondo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Lombardia. Il decoro ricorda lo stilema à la Du Seuil (cfr. Inc. D 46).
17 D 136
Bonarelli, Guidubaldo. Filli di Sciro, fauola pastorale del c. Guidubaldo de’ Bonarelli, detto L’Aggiunto, Accademico Intrepido. Da essa Accademia dedicata al Sereniss. Signor Don Francescomaria Feltrio dalla Rovere duca sesto d’Urbino. [In Ferrara, per Vittorio Baldini stampator camerale, 1607]. 4°, [8], 172, [2] p., 5 c. di tav. inc.Pergamena semifloscia decorata in oro. Cornice caratterizzata da fregi fitomorfi. Un fiorone negli angoli interni dello specchio. Cartella fiammata muta internamente. Dorso liscio. Tracce di due lacci. Tagli dorati e incisi. Stato di conservazione: discreto. Apprezzabili gore ai piatti. Gli inediti fregi, la probabile limitata diffusione della pubblicazione e le note tipografiche assegnano la legatura al primo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna, regione non nuova nell’approntamento di legature seicentesche in pergamena dorata1. I tagli dorati e incisi2 completano l’attenzione rivolta al decoro del volume.
• note di dettaglio 17 D 317
Mascardi, Agostino. Siluarum libri 4. Ad Alexandrum principem Estensem S.R.E. cardinalem. Antuerpiæ, ex Officina Plantiniana, 1622 (Antuerpiæ, ex Officina Plantiniana Balthasaris Moreti, 1622). 4º, [16], 202, [6] p., front. calcogr.17 E 28
Tasso, Torquato. Lettere del signor Torquato Tasso non più stampate. Al serenissimo signore, il sig. Ferdinando Gonzaga. In Bologna, presso Bartolomeo Cochi, 1616. 4º, [16], 480 p.Pergamena semifloscia decorata in oro. Cornice costituita da due filetti. Ampia rosetta munita di una coppia di fogliami svasati alle estremità esterne del riquadro interno. Ampio fregio cuoriforme provvisto di aquila ad ali patenti negli angoli interni dello specchio. Cartella centrale caratterizzata da una coppia di fregi pure cuoriformi entro volute e fregi fitomorfi. Dorso provvisto della scritta longitudinale inchiostrata “Lett(er)e di Tasso”. Cucitura su tre nervi in pelle allumata fendue. Tagli dorati e incisi. Stato di conservazione: mediocre. Materiale di copertura stanco e avvallato. Diffuse bruniture al piatto anteriore, marginali su quello posteriore. Angoli ricurvi. Alcuni fregi1 e le note tipografiche assegnano la legatura al primo quarto del secolo XVII, eseguita a Bologna.
• note di dettaglio 17 E 564
Sacchi, Gennaro, Il Merito e la virtù fenici estensi a Francesco II° duca di Modena, Reggio, Carpi ecc.. Modona, Eredi Cassiani. 1690. 8°, 57 p.Cuoio marmorizzato bruno e marrone su cartone decorato in oro. Cornice all’antica. Ampio giglio negli angoli dello specchio. Tracce di due coppie di lacci in tessuto rosso slavato. Dorso rivestito da un lembo in tessuto viola. Cucitura su tre nervi. Tagli dorati. Stato di conservazione: mediocre – discreto. Il carattere celebrativo locale del testo e le note tipografiche propongono di ritenere la legatura propria della fine del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna. Di influsso transalpino la cornice all’antica, caratterizzata da tre filetti, due dei quali ravvicinati.
Mss. Regg. D 10
Ordini e statuti della mag.a Arte de Marangoni della città di Reggio, e suo distretto, parte nuovi e parte levati dagli antichissimi, et accommodati all’uso, e pratica de presenti tempi à commodo, et utilità della medesima Arte. 1675. Cart.; 215 x 320 mm; 46 c.Pergamena semifloscia decorata in oro. Coppia di cornici costituite da due filetti collegate negli angoli. Fregio fitomorfo negli angoli interni dello specchio. Doppia coppia di lacci in tessuto blu. Dorso liscio. Stato di conservazione: mediocre. Materiale di copertura avvallato. Dorso ricoperto da un lembo in carta marmorizzata rossa e bruna. Diffuse bruniture. L’impianto ornamentale caratterizzato da una coppia di cornici costituite da due filetti collegate negli angoli (cfr. Mss. Regg. D 8) , gli inediti fregi fitomorfi1 e la data di redazione suggeriscono di attribuire la legatura all’ultimo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
• note di dettaglio Mss. Regg. F 515
Diploma di conferimento della cittadinanza reggiana al marchese Gian Francesco Livizzani di Modena e discendenti, rilasciato dal Senato di Reggio l’11 settembre 1655. Membr.; 175 x 230 mm; 4 c.Cuoio di capra marrone su cartone decorato a secco e in oro. Cornice costituita da filetti concentrici collegati negli angoli al piede. Fregi fitomorfi negli angoli interni dei riquadri. Due coppie di bindelle di restauro in tessuto rosso slavato. Cordoncino collegato al manufatto e alla teca metallica circolare provvista dell’antico sigillo in ceralacca del Comune di Reggio Emilia: raffigura San Prospero e San Grisostomo a piena figura che reggono il gonfalone della “Società di San Prospero del popolo di Reggio e delle arti della città”, entro l’iscrizione “Dat Regii scriptis populus sua vota sub istis” in caratteri capitali. Stato di conservazione: discreto. Marginali spellature. Volume restaurato nel 1962. Gli inediti fregi1, l’argomento, il sigillo (integro) del Comune di Reggio2 e la data di redazione suggeriscono di attribuire la legatura al terzo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia.
• note di dettaglio Mss. Turri D 56
Ordo suscipiendi habitum regularem iuxta P.S. Benedicti Abbatis regulam: itemque ritus servandus ad professionis emissionem a confessore, sen Alio Deputato ab D. Episcopo ad monialium S.M. Magdalenae de Regio usum. 1620. Cart.; 268 x 205 mm; 10 c.Cuoio di bazzana marrone su cartone decorata a secco e in oro. Rosetta pentalobata e composizione fitomorfa negli angoli dello specchio. Cartella centrale munita di due mascheroni. Tracce di due lacci in tessuto rosso slavato. Dorso liscio. Stato di conservazione: mediocre. Diffuse spellature. Angoli sbrecciati. La probabile limitata diffusione del manufatto stante l’argomento del testo, gli inediti fregi1 e la data di redazione propongono di assegnare la legatura alla prima metà del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
• note di dettaglio