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CHI SONO IO?
rappresentazione dell’infanzia tra otto e novecento
“Mamma mia! Che cose strambe mi son capitate oggi! E pensare che ieri sera era tutto normale. Magari sono stata scambiata durante la notte! Ragioniamo: ero la stessa quando mi sono svegliata stamattina? Mi pare quasi di ricordare che mi sentivo un tantino diversa. Ma se non sono più la stessa, prima di tutto occorre rispondere alla domanda: “Chi sono io?” Questo è il problema!”.
da Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll
Bambini nel tempo
Le prime tipologie di immagini fotografiche: dagherrotipi e ferrotipi. Il ritratto di famiglia rispetta la rappresentazione frontale al fine di restituire la fisionomia e il ceto sociale, a scapito dello stile del fotografo che viene demandato ad un codice di rappresentazione ben consolidato. È una immagine che poco concede all’intimità della famiglia e al mondo degli affetti, si tratta di una “messa in posa” dettata dal fotografo, che regola la “scena” determinandone un modello che viene ripetuto, con piccole varianti per tutte le classi sociali, o almeno per quelle che si potevano permettere un ritratto fotografico.
Famiglia Vercellone di Sordevolo (Biella), ca. 1850
Ritratto di donna seduta con due bambine, ca. 1855
Ritratto femminile con bambina, ca. 1840
Ritratto femminile con bambina, ca. 1850
Maria Baronj Baschieri con le figlie, la balia e la cuoca a Roncolo, ca. 1900
Giuseppe Fantuzzi Famiglia, ca. 1890
Pellegrino Orlandini Arles Casali, ca. 1900
Francesco Pastore Arturo d’Aversa, ca. 1898
Giuseppe Fantuzzi Alda e Amelia Veneri, ca. 1900
L’infanzia idealizzata della Belle Epoque
Cartoline postali, ca. 1900, Berlino, Neue Photographische Gesellschaft . Raccolta Anna Maria Lucchesini
L’infanzia dal primo Novecento al Fascismo
L. Vaccari
Arturo, Paolo, Ada Barbanti, ca. 1920
gelatina bromuro d’argento, 8×13 cm
Famiglia Baronj-Veneri
De Pietri V.
Gianfranco e Umberto Levrini, 1933
gelatina bromuro d’argento, 8×13
Famiglia Lucia Levrini
Mario Bertoldi
All’egregio Sig. Prof. Bertolini Cav. Renato il frutticoltore, 1935
gelatina bromuro d’argento su cartoncino, 20×25 cm
Ferraboschi Paride
I bambini e il periodo bellico
L’educazione nel tempo
La fotografia di classe entra nell’album dei ricordi per immortalare momenti ufficiali della vita scolastica dei figli, che si svolge in spazi esterni a quello privato della famiglia. Non solo la scuola, ma anche l’assistenza e l’avviamento al lavoro, tutto quello che conduce l’infanzia nel mondo degli adulti
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, muta radicalmente la documentazione del mondo dell’infanzia, una documentazione che mostra lo stato di povertà, indigenza delle classi subalterne e le azioni per toglierle dalla miseria.
Sal. Domenegani Scolaresca femminile, 1890 ca.
A.V. Scolaresca, 1900 ca.
Classe del seminario di Marola con don Ezio Ferrari, 1943
Foto Artoni Scuola elementare De Amicis, 1947-1950
Foto Artoni Scuola elementare De Amicis, 1947-1950
Madre che assiste i figli durante i compiti scolastici, 1920 ca.
Renzo Vaiani Celebrazioni fasciste in Piazza della Vittoria, 1940
Renzo Vaiani Leva fascista, 1943-1944
Opera Nazionale Maternità e Infanzia, scuola di economia domestica, 1940 ca.
Dante Badodi Attività scolastiche per bambini dell'ospedale psichiatrico San Lazzaro, 1931
Manifestazione per l'Otto marzo, 1950-1955
Manifestazione per la pace, 1950-1955
Vernon Richards Bambini al lavoro a Napoli, 1946
Gabinetto fotografico del Comune di Reggio Emilia Bambini nelle scuole d'infanzia, ca. 1970
Gabinetto fotografico del Comune di Reggio Emilia Bambini nelle scuole d'infanzia, ca. 1970
Narrazioni
Le immagini dell’infanzia di alcuni degli autori più rappresentativi (ma non solo), della collezione
della Fototeca della Biblioteca Panizzi.
Vernon Richards
I figli di Herbert Read e Denis Matthews
1950-1960
Mario Dondero
Il mondo della scuola
Lombardia, anni Sessanta
Stanislao Farri
Prima comunione
1958
Renzo Vaiani
Bambini ai giardini pubblici
1950-1960
Gianni Berengo Gardin
Za ad uno spettacolo dei burattini di Sarzi
Luzzara, 1973