L’archivio del Museo del Risorgimento di Reggio Emilia costituisce un patrimonio culturale di notevole interesse, confluito in Biblioteca Panizzi tra il 1998 e il 2001 a seguito del trasferimento dai Musei Civici. Il complesso trae origine dai materiali raccolti da Naborre Campanini (1850-1925) e dal conte Corrado Palazzi Trivelli (1844-1907) allo scopo di documentare la partecipazione dei reggiani alla battaglie risorgimentali ed alla prima guerra mondiale. L’archivio si articola in 7 filze e raccoglie la corposa documentazione riguardante diversi protagonisti delle vicende risorgimentali dell’Ottocento, in particolare di esponenti appartenenti agli ambienti mazziniani e repubblicani. Tra i vari documenti si segnalano i diplomi e gli attestati rilasciati a 39 reggiani che hanno combattuto le guerre per l’indipendenza e l’Unità d’Italia come Contardo Vinsani, Rainero Taddei, Giuseppe Pomelli, Antonio Ottavi, Antonio Camparini.
Inoltre è documentata l’attività delle associazioni dei reduci (Società dei Reduci delle Patrie battaglie) e l’impegno promosso a livello locale per promuovere la locale memoria risorgimentale nella fase Otto-Novecentesca (Monumento a Garibaldi, lapide commemorativa di Grillenzoni, ecc.), oltre a svariato materiale riguardante la guerra di Libia e la prima guerra mondiale.

All’archivio del Museo del Risorgimento è aggregata la documentazione del fondo bandi del Museo del Risorgimento (costituito da 385 manifesti e avvisi del periodo 1841-1984) e la raccolta delle pubblicazioni e materiali a stampa.