la prima donna sulla luna

Con l’avvento del telescopio, la selenografia, la scienza che studia la superficie lunare, conobbe nel Seicento uno straordinario sviluppo e raggiunse l’apice della raffigurazione cartografica della luna con la Carte de la lune che il grande astronomo ligure, poi naturalizzato francese, Gian Domenico Cassini (1625-1712) presentò in qualità di direttore dell’Osservatorio di Parigi all’Académie des Sciences nel 1679.

Realizzata in oltre sette anni di periodiche osservazioni, la grande mappa (di circa mezzo metro di diametro) rappresentava crateri, mari, montagne e altre formazioni con una precisione senza precedenti, tanto da diventare un punto di riferimento imprescindibile per gli studi astronomici fino all’avvento della fotografia. Cassini si avvalse della collaborazione di disegnatori di grande talento che seppero tradurre le osservazioni astronomiche in immagini di notevole impatto visivo, in cui arte e scienza si fondevano in un connubio indissolubile.

Un secolo dopo la mappa era diventata ormai introvabile, per cui un pronipote di Cassini e suo omonimo prese l’iniziativa nel 1787 di ristamparne cento esemplari, servendosi della lastra di rame originale conservata nei depositi della tipografia reale. Una delle rarissime copie di questa seconda tiratura è conservata nella collezione di stampe raccolta dallo scienziato reggiano Giambattista Venturi e donata dai suoi eredi alla Biblioteca Panizzi.

Ma la Carte de la lune di Cassini non è famosa solo per la sua importanza scientifica. C’è un dettaglio curioso e romantico che la rende ancora più affascinante: la presenza del profilo di una donna inciso sulla superficie lunare. Più precisamente, il promontorio Eraclide, situato nel Sinus Iridum nella Baia degli Arcobaleni, è raffigurato come il profilo di una donna con lunghi capelli mossi dal vento. Secondo molti studiosi, si tratterebbe del volto della moglie di Cassini, Geneviève de Laistre, sposata nel 1673.

Un piccolo dettaglio che riesce a far sì che un’opera di eccezionale valore scientifico e di grande bellezza estetica diventi anche una vera e propria dichiarazione d’amore.

torna all'inizio del contenuto