22 Novembre 2025
La costruzione della città moderna: gli archivi degli architetti del ‘900 a Reggio Emilia
La mostra, promossa da Palazzo Magnani, che avrà sede a Palazzo da Mosto dal 22 novembre 2025 all’8 febbraio 2026, è dedicata ai grandi architetti che, nel corso del Novecento, hanno contribuito a costruire e trasformare la città di Reggio Emilia. Attraverso progetti, fotografie e disegni provenienti dagli archivi della Biblioteca Panizzi, l’esposizione ripercorre l’evoluzione urbana della città, offrendo uno sguardo approfondito sugli archivi lasciati dai principali protagonisti dell’architettura e dell’urbanistica reggiana del secolo scorso: Guido Tirelli, Pietro Cavicchioni, Prospero Sorgato, Carlo Lucci, Osvaldo Piacentini e della Cooperativa Architetti e Ingegneri e Antonio Pastorini, a cui sono aggiunte, grazie alla disponibilità degli eredi, gli archivi di Eugenio Salvarani e Enea Manfredini
La storia delle città rappresenta le vicende di uomini le cui aspirazioni, nel tempo, hanno costruito i luoghi che oggi abitiamo, compenetrando l’architettura con la vita degli individui e i fatti storici che si sono susseguiti. In particolare il Novecento, anche per Reggio Emilia, è il secolo che ha visto nascere la città moderna in un contesto storico in cui si sono alternate fasi politicamente ed economicamente difficili, ad altre di benessere e di affermazione dei principi democratici e di libertà.
La formazione della città si è sempre intrecciata con le vicende politiche, sociali, antropologiche del suo tempo, che hanno contribuito a connotare le scelte architettoniche e urbanistiche anche sotto il profilo storico-artistico, essendo queste sempre inevitabilmente legate ad un periodo storico e agli ambiti culturali da cui traggono origine.
La mostra dedicata ai progetti dei grandi architetti che hanno costruito la città di Reggio Emilia si pone l’obiettivo di approfondire l’evoluzione della città nel corso del Novecento, attraverso l’analisi e la riflessioni sugli archivi che i principali protagonisti dell’architettura e dell’urbanistica reggiana del secolo scorso, hanno lasciato.
