emilia-romagna
le antiche legature di pregio . l’ottocento
EMILIA-ROMAGNA
8 B 416
Coen, Anania. Poesie ebraiche colla versione italiana umiliate a sua altezza reale Francesco 4. duca di Modona, Reggio, Mirandola ecc. pel suo felice ingresso al dominio de’ serenissimi suoi stati. Reggio, nella stamperia dell’autore, 1814. [12] c.; 4°.
Carta spugnata blu su cartone decorata in oro. Cornice a torciglione e fogliata. Rosetta entro un serto di fregi fitomorfi negli angoli interni dello specchio. Dorso liscio. Stato di conservazione: discreto – buono. Angoli ricurvi.
L’argomento strettamente locale del testo, una coppia di analoghi esemplari (cfr. 17 A 47, 8 C 238) di fattura locale custoditi in questa Biblioteca e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura al primo quarto del secolo XIX, verosimilmente eseguita a Reggio Emilia.
Le carte spugnate rientrano tra le carte a colla, realizzate con dei colori a base di colla di farina secondo le tecniche diffuse in Europa tra il Cinque e il Seicento. La facilità di realizzazione (non occorre alcuna particolare attrezzatura) ne spiega la diffusa produzione in Italia sia ad opera di cartai e di artigiani specializzati che degli stessi legatori. Limitati i colori utilizzati: azzurro, giallo, verde, viola. Lo spessore della colla deve essere della corretta consistenza: se troppo densa, lo strato di colore tende a staccarsi dalla superficie cui è stata applicata, se troppo fluida il disegno rimane sfumato. Diverse le tecniche utilizzate1.
8 C 238
Coen, Anania. Poesie ebraiche colla versione italiana umiliate a sua altezza reale Francesco 4. duca di Modona, Reggio, Mirandola ec. pel suo felice ingresso al dominio de’ serenissimi suoi stati. Reggio, nella stamperia dell’autore, 1814. 4° [12] c.
Carta spugnata blu su cartone decorata in oro. Cornice provvista di serpentine fogliate e perlate incrociate Fregio fitomorfo negli angoli interni dello specchio. Dorso liscio. Stato di conservazione: discreto. Materiale di copertura in fase di distacco lungo il dorso.
Le serpentine fogliate e perlate incrociate1, presenti in un altro esemplare (cfr. 17 A 47)2 di questa Biblioteca opera del legatore reggiano Pietro Ferrarini sepolto nel 1816 nella basilica di S. Prospero, l’argomento strettamente locale del testo, e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura al primo quarto del secolo XIX, eseguita a Reggio Emilia dal medesimo artigiano. Per il commento circa il materiale di copertura cfr. 8 B 416.
8 F 109
D’Oglio, Pellegrino. Constitutioni del Seminario della parocchiale Chiesa della B. V. M. Dolorosa e di S. Celestino PP. Primo delle Ca’ del Bosco di Sopra fatti e dati in luce adì 6. aprile 1679. In Parma, per Giuseppe dall’Oglio, ed Ippolito Rosati, 1687; ristampata in Reggio, presso G. Davolio e figlio, 1805. 4°, 64 p., [1] carta di tav. ripiegata, ill.
Cuoio verde a grana lunga su cartone decorato in oro. Cornice caratterizzata da due filetti muniti di greche affiancate da un’asta provvista di fogliami lungo il margine interno. Ovale dai fregi stilizzati negli angoli dello specchio. Dorso liscio. Stato di conservazione: discreto – buono. Marginali spellature. Angoli ricurvi.
Il cuoio a grana lunga, gli inediti fregi1 e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura al primo quarto del secolo XIX verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
8 F 113
Risposta a cinque dubbii o quistioni sulla cronologia e passi oscuri della Sacra Scrittura. Carpi, Stamperia Municipale, 1804. 4°, 64 p.
Cuoio marrone marmorizzato su cartone decorato in oro. Cornice caratterizzata da una catenella. Un melograno negli angoli interni dello specchio. Cucitura su quattro nervi. Segnacolo in tessuto blu. Stato di conservazione: discreto, Materiale di copertura in fase di distacco in testa al dorso. Angoli curvi.
Gli inediti fregi1, la probabile limitata diffusione del volume e le note tipografiche sembrano assegnare la legatura al primo quarto del secolo XIX verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
8 F 149
Gambarini, Antonio. Istruzioni sopra il Sacrificio della Santa Messa. Modena, [Soliani], 1806, 4°, 58 p.
Cuoio marmorizzato bruno su cartone decorato a secco e in oro. Cornice costituita da motivi fitomorfi a serpentina. Melograno entro losanga a filetti ondivaghi munita di una rosetta alle estremità al centro del piatto. Dorso liscio. Stato di conservazione: buono.
Gli inediti fregi, la probabile limitata diffusione del volume e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura al primo quarto del secolo XIX, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
8 H 6
Raimondi, Raimondo. Prontuario statistico italiano-estero. Parma, presso F. Carmignani, 1842. 23, 5 cm., 206 p.
Cuoio verde a grana lunga su cartone decorata in oro. Cornice a filetto grasso e magro caratterizzata da fregi fitomorfi. Un motivo a tendaggio negli angoli interni dello specchio. In testa e al piede del dorso una banda orizzontale di motivi fitomorfi. Nel secondo scompartimento la scritta “RAIMONDI/STATISTIC/ITALIANO”; una coppia di anfore panciute in quelli residui. Stato di conservazione: buono.
I tendaggi1 e le note tipografiche autorizzano ad assegnare la legatura al secondo quarto del secolo XIX, verosimilmente eseguita a Parma da Giovanni Battei.
La famiglia Battei ha una lunga tradizione nel commercio dei libri2. Luigi Battei (scomparso nel 1814) era un tipografo. Giovanni, probabilmente il figlio, era un libraio e tipografo operante al 17 Basso di Magnani, ora Via Mazzini. Giovanni Battei legava sin dal 1824 per Maria Luisa ed era ancora attivo nel 18513. Era sostanzialmente l’unico legatore parmense a firmare i manufatti: il legatore Bianchi costituisce l’unica eccezione, con una sola coperta commissionata da Bodoni per Eugène de Beauharnais. La bottega cessò forse verso il 1870. Anche se era il solo a firmare le legature realizzate per l’imperatrice, altri legatori potrebbero aver lavorato per lei, dato che erano almeno 10 gli artigiani attivi a Parma in quel periodo: un così ampio numero di artigiani può essere sopravissuto solo grazie alle committenze reali. Alcun lavoro dal decoro elaborato sembra gli sia stato richiesto.
La British Library di Londra possiede un manufatto4 opera di questo artigiano. Un esemplare5 compare nel Catalogo 111 dell’antiquario Martin Breslauer di New York. La Biblioteca Palatina di Parma ne custodisce una coppia6. Tre sue legature furono esposte alla Biblioteca nazionale di Berlino nel 1931.
Conforme alle usanze del periodo la grana allungata7 del materiale di copertura.
8 H 79
Faieti, Luigi. Idilli. Reggio, nella tipografia di G. Davolio, e figlio, 1805. 8º [4], 188 p.
Cuoio marmorizzato bruno su cartone decorato in oro. Cornice costituita da greche. Fregio fitomorfo negli angoli interni dello specchio. Dorso liscio munito di una rosetta centrale su sfondo circolare entro cerchielli vuoti e fogliami. Segnacolo in tessuto blu. Tagli colorati in rosso. Stato di conservazione: buono.
Se le greche, fregio costituito da una serie di linee spezzate che con disegno regolare ritornano su se stesse dando luogo a una successione di angoli retti non sono caratterizzanti, la probabile limitata diffusione del testo e le note tipografiche suggeriscono di assegnare la legatura al primo quarto del secolo XIX, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna. Per la nozione di cuoio marmorizzato cfr. 8 B 560.
10 F 242/1-2
Perondoli, Stanislao. Ad memoriam honestandam Lazari Spallanzani. Oratio, ([Pavia], in aedibus haeredum Petri Galeati, 1801). 8°, 71,[3] p.; Perondoli, Stanislao. Manibus Lazari Spallanzani viri celeberrimi amicitiae tessera et monumentum cum Appendice, Bononiae [ma Ticini], in typographeo quod est ad insigne Palladis [ma Capelli], 1802. 8°, 76 p.
Carta turchese e pergamena su cartone decorata in oro. Cornice costituita da serpentine incrociate. Rosetta pentalobata negli angoli interni della cornice, ripetuta negli scompartimenti (delimitati da serpentine incrociate entro una coppia di filetti rettilinei orizzontali) del dorso liscio. Segnacolo in tessuto verde. Stato di conservazione: discreto. Materiale di copertura parzialmente sbrecciato lungo il labbro di piede del piatto anteriore. Materiale di copertura scolorito lungo il dorso.
Il decoro non caratterizzante rinvia alle note tipografiche che suggeriscono di attribuire la legatura al primo quarto del secolo XIX, probabilmente eseguita nell’Italia settentrionale.
10 F 271
Spallanzani, Giovanni Battista. Sulla nuova dottrina medica italiana teste sviluppata dal signor professore Giacomo Tommasini Lettere Medico-Critiche. Reggio, per G. Davolio, e figlio tipografi del governo, 1818. 8°, 260 p.
Cuoio verde a grana lunga su cartone decorato in oro. Cornice costituita da un filetto. Margine interno dello specchio caratterizzato da una catenella. Fregio fitomorfo negli angoli dello specchio. Dorso liscio. Tagli dorati. Stato di conservazione: discreto. Spellature ai piatti.
Gli inediti fregi, la probabile limitata diffusione del volume considerato l’argomento del testo e le note tipografiche consigliano di ritenere la legatura propria del primo quarto del secolo XIX, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
Mss. Regg. E 139
Paradisi, Agostino. Economia civile del conte Agostino Paradisi reggiano. [1808-1830 ca.] Cart.; 315 x 205 mm; 18 p. + 162 p. + 8 p. + 172 p. + 2 p. + 202 p. + 6 p. Copia di Carlo Ferrarini.
Carta spugnata policroma su cartone decorata in oro. Cornice caratterizzata da un filetto ondivago, rettilineo e una catenella. Specchio sostanzialmente muto. Cucitura su cinque nervi. Stato di conservazione: discreto. Supporti in vista lungo il margine dei tagli.
Il periodo di redazione suggerisce di assegnare la legatura al primo quarto del secolo XIX, verosimilmente eseguita in Emilia-Romagna.
Scaff. 17 A 47
Monumento della divozione e riconoscenza di Reggio a S. M. L’Imperatore e Re Napoleone I. Reggio, dalla tipografia di Michele Torreggiani, 1809. fol., [4], XIX, [3] p., V c. di tav.
Cuoio e carta spugnata monocroma blu su cartone decorata in oro e a colori. Cornice fogliata. Armi di Napoleone I al centro del piatto anteriore, quelle di Reggio Emilia sul quadrante posteriore. Dorso liscio. Stato di conservazione: discreto. Cerniere indebolite. Angoli ricurvi, sbrecciati.
Manufatto realizzato dal legatore reggiano Pietro Ferrarini (sepolto nel 1816 nella Basilica di S. Prospero) per la visita di Napoleone a Reggio il 26 giugno 1805, un mese dopo che gli è stato attribuito il titolo di re d’Italia, in onore del quale fu eretto un obelisco marmoreo al centro della strada della Ghiara. Legatura pubblicata1. Un esemplare2 su medesimo testo verosimilmente riferibile a questo artigiano era in vendita nel 20022.