giuseppe soncini – bruna ganapini

 

La maggior parte della documentazione del fondo è costituito dai materiali relativi alle attività e ai rapporti costruiti da Soncini con il contesto africano, in particolare con il Mozambico, il Sudafrica e più in generale con i paesi dell’Africa australe. Oltre al tradizionale materiale documentario, si aggiunge una collezione di libri e riviste, materiale grafico, nastri e bobine, diapositive, più di 11.000 fotografie. Rilevante la corrispondenza con uomini politici italiani e stranieri, soprattutto con leader e dirigenti africani e con personalità internazionali impegnate nella lotta contro l’apartheid negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso.

giuseppe soncini

Giuseppe Soncini (26 aprile 1926-4 aprile 1991) dedicò tutta la vita all’attività politica nel PCI, cui era iscritto dal 1944. Partigiano, responsabile del Comitato di fabbrica delle Officine “Reggiane” e del giornalino di fabbrica “La voce operaia”, divenne consigliere comunale a Scandiano e dal 1968 al 1975 presidente dell’ Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. In quella veste fu tra i protagonisti della nascita del Sistema Sanitario Nazionale.
Dal 1975 al 1986 ricoprì il ruolo di assessore al Personale e al Bilancio, con delega alle Relazioni Internazionali per il Comune di Reggio Emilia. L’aspetto più significativo della sua vicenda personale e politica fu l’impegno  a sostegno delle lotte di liberazione dal colonialismo e di emancipazione dall’apartheid in Africa Australe, che lo portarono a svolgere un ruolo di primo piano tra Europa e Africa, inserendo Reggio Emilia nel più vasto circuito delle relazioni internazionali per almeno vent’anni. Soncini svolse, infatti, un ruolo cardine nella costruzione dei rapporti tra l’Italia e l’Africa Australe, come gli viene riconosciuto dai suoi stessi interlocutori africani.

l’archivio / fondo africa

Il complesso dell’Archivio Soncini-Ganapini, composto dai materiali depositati nel 2012 da Bruna Ganapini – moglie di Giuseppe Soncini – presso la Biblioteca Panizzi, rappresenta un cospicuo giacimento archivistico e documentario.
Circa l’85% della documentazione depositata è costituito da materiali relativi alle attività e ai rapporti costruiti con il contesto africano, da cui la denominazione di Fondo Africa.
Al tradizionale materiale documentario, circa 30.000 carte, si aggiunge una cospicua collezione di libri e riviste, materiale grafico (manifesti e cartoline), audiovisivo (nastri e bobine), migliaia di diapositive, stampe di materiale per l’allestimento di mostre, e una collezione di più di 11.000 fotografie.
Particolare rilievo hanno le corrispondenze con uomini politici italiani e stranieri, soprattutto con leader e dirigenti africani e con personalità internazionali impegnate nella lotta contro l’apartheid, oppure con le istituzioni sovranazionali (ONU, OUA), con i comitati e le ONG di vari paesi attive nel supporto e nella solidarietà alle lotte di liberazione e ai movimenti contro l’apartheid nell’Africa Australe.
Nell’Archivio sono conservate le testimonianze dei rapporti stabiliti con lo Special Committee against apartheid e il Council for Namibia delle Nazioni Unite, con il Liberation Committee dell’Organizzazione dell’Unità Africana, così come con gruppi ed organizzazioni quali il Committee for Freedom in Mozambique, Angola & Guiné e l’Anti-Apartheid Movement britannici, o il Komitee Zuidelijk Afrika olandese, con gruppi scandinavi e con coordinamenti internazionali quali l’International Committee in Solidarity with Southern Africa (ICSA).
Fra i materiali conservati, spiccano quelli relativi ai rapporti privilegiati che Reggio Emilia, per mezzo di Soncini, seppe stabilire con i movimenti di liberazione e con i dirigenti dei paesi dell’Africa Australe. Alla mole di corrispondenze organizzative, telex, rapporti, legate alle iniziative e alle attività delle strutture e dei dipartimenti dei movimenti di liberazione e degli stati di recente indipendenza, si affiancano numerose lettere e comunicazioni personali di leader africani quali Samora Machel, Oliver Tambo, Sam Nujoma, Marcelino Dos Santos, Amilcar Cabral, Alfred Nzo, Joaquim Chissano, Josiah Jele e molti altri.
L’archivio raccoglie, inoltre, una cospicua collezione di materiali grafici, spesso legati a campagne di mobilitazione e a mostre itineranti e di pubblicazioni a stampa monografiche e periodiche, edite dai movimenti di liberazione e dagli stati indipendenti, dalle organizzazioni internazionali e dalle organizzazioni attive nella solidarietà internazionale. Si tratta, in molti casi, di materiale di difficile reperibilità, a volte non pubblicato, che testimonia l’estensione della rete dei contatti attivi. Si tratta di materiale di utilizzo corrente, per le esigenze operative legate alle attività di disseminazione, documentazione, pubblicazione e lavoro del gruppo reggiano negli anni della sua piena attività, così come per la riorganizzazione dei materiali compiuta da Soncini negli anni 1986-1989. Spesso questo materiale è stato utilizzato, in traduzione, per la pubblicazione prima delle “Pagine rosa” dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, poi per l’edizione italiana di “Sechaba”. Sono anche presenti collezioni di riviste e periodici africani, come “Noticias” e “Tempo”, nonché serie di bollettini e di newsletter dei vari movimenti e organismi internazionali.
La sezione fotografica è infine, per la quantità e l’interesse dei materiali, un vero e proprio fondo specifico, che integra la collezione dei documenti cartacei offrendo rilevanti testimonianze delle attività, delle iniziative, degli eventi e dei progetti. Sono presenti serie di scatti relativi alle spedizioni di aiuti e ai viaggi delle navi, così come agli incontri e alle conferenze, spesso in diverse copie di diverso formato, realizzate espressamente da professionisti incaricati, ma anche piccole serie prodotte da singoli partecipanti a eventi o iniziative. Questa parte del Fondo Africa offre spunti significativi sul lavoro svolto da artisti reggiani (per esempio Franco Cigarini e William Ferrari), sulla rete di collaborazioni con studi fotografici importanti (Foto Studio Leoni di Genova o Uliano Lucas), per l’attività di fotografi internazionali legati al movimento anti apartheid e per l’attività di fotografi mozambicani nel decennio 1980-1990.

 


l’inventario completo è consultabile alla pagina Archivi  della Regione Emilia-Romagna
inventario sommario

Fondo Giuseppe Soncini – Bruna Ganapni
Biblioteca Panizzi via Farini, 3
42121 Reggio Emilia
 
referente
Carmelo de Luca
tel. 0522 585285
carmelo.de.luca@comune.re.it

 

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